Art pour l'Art

Due artiste e un incontro

Per Francesca Micacchi il visibile è tutto troppo tangibile e allora occorre filtrarlo, eseguire un processo di trasfigurazione interpretativa, in modo da spiritualizzare la stessa in un'evanescenza onirica tutta personale. Un’arte dove Micacchi cerca di ritagliare un angolo di tempo da offrire alla riflessione, al dubbio, al ripensamento, al rovello esistenziale. La poesia diviene con il suo linguaggio la creazione costante di mondi alternativi e seducenti nella loro ambiguità significativa. L’unione indissolubile fra poesia e raffigurazione.

Cristiana Cavacini è un artista autodidatta e dipinge da oltre vent’anni, nelle sue opere ha raggiunto il limite dell'orizzonte paesaggistico e figurativo: un passo più in là e saremo in piena astrazione, un’esigenza espressiva che denota una consapevolezza direzionale all’interno di un percorso introspettivo. Un lavoro guidato da un’analisi sensibile e percettiva del nostro tempo, mai ruffiana ai condotti prestabiliti. La Cavacini opera un’indagine dei problemi umani, cercando di distaccare dal “terreno” lo spettatore ed elevarlo con leggerezza all’altezza dell’anima, per condurlo a vedere da una differente prospettiva, la vita, gli altri, le cose e il mondo.

Francesca Micacchi e Cristiana Cavacini sono definibili come due argonaute del terzo millennio, provenienti da mondi diversi che affrontano insieme il viaggio, fra composizioni materiche, immagini ed evanescenze interspaziali. Propongono una condivisione relazionale comunicando in uno strano linguaggio che qualcuno ha chiamato Arte.